Premio Roma danza 2022
Premio Roma danza 2022
XX edizione
8 > 12 luglio 2022
Premio Roma Danza 2022: Al via la XX edizione del Concorso Internazionale dedicato alla coreografia e alla video danza. Dopo le ultime due edizioni completamente online e a distanza, nell’anno del suo ventennale, il Premio torna finalmente in presenza, sul palcoscenico del Teatro Grande, dall’8 al 12 luglio.
«Il Premio Roma Danza rappresenta una reale opportunità per tutti quei giovani talenti che utilizzano il movimento e il corpo come strumento per veicolare le emozioni. E un’opportunità è tale quando diventa sostenibile, quando diventa un’occasione alla portata di tutti e non solo il privilegio di pochi»
Maria Enrica Palmieri
Direttore Accademia Nazionale Danza
Roma 27 giugno 2022 – Il Premio Roma Danza, concorso internazionale realizzato dall’Accademia Nazionale di Danza (AND), torna finalmente in presenza, dopo due edizioni completamente online, nell’anno del suo ventennale.
Il Concorso, patrocinato dal Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, si svolge come di consueto dall’8 al 12 luglio; due le sezioni di quest’anno: coreografia e video danza, per un’edizione che festeggia questo importante traguardo tra tradizione e innovazione.
Oltre al sostegno del Ministero della Cultura (MIC), la XX edizione del Premio continua a vedere tra i sostenitori la Fondazione Cuomo, sponsor ufficiale del Concorso dal 2019.
Un altro prezioso apporto arriva anche dalla Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza (FAND), destinando alcuni premi agli studenti più meritevoli dell’AND.
Il Premio Roma Danza sarà di nuovo accolto dal palcoscenico del Teatro Grande dell’Accademia Nazionale di Danza, per la parte di coreografia, divisa tra gruppi e assoli, mentre dal Teatro Ruskaja per la video danza, quest’ultima articolata in tre sezioni, rispettivamente Dance Movie, Published Dance Production e SmARTphone Dance.
Continua anche l’esperienza con i municipi con il Premio Speciale video danza “Roma Capitale” attraverso cui si è voluto dare un’opportunità anche ai giovani che abitano la città eterna per raccontare e valorizzare – con opere multimediali e video narrazioni – il proprio territorio e «la danza degli abitanti» come ha affermato la Direttrice Palmieri a proposito di questa iniziativa. Nonostante il ritorno in presenza, l’esperienza in digitale di questi ultimi due anni non sarà abbandonata, per permettere così anche al pubblico a distanza di seguire le fasi del Premio con dirette streaming e live view sui canali ufficiali dell’AND (Facebook e YouTube).
La selezione delle opere è affidata a una doppia giuria di fama internazionale presieduta per la coreografia da Shaun Parker, pluripremiato coreografo australiano, e per la video danza da Adriano De Santis, Direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia. Per la sezione coreografia, a valutare gli assoli e i gruppi, la giornalista Donatella Bertozzi, l’artista visivo Alfredo Pirri, la coreografa Nawel Skandrani, e la danzatrice e coreografa haitiana Kettly Noël. Per la sezione della video danza, la giuria si completa con il professionista nel campo dell’immagine Italo Pesce Delfino e il ricercatore cinematografico Elie Yazbek.
La Direzione artistica del Concorso, presieduta dalla prof.ssa Maria Enrica Palmieri, ha così riunito una rosa di esponenti del mondo internazionale della danza, delle arti e dell’audiovisivo affidando loro l’arduo compito di decretare i vincitori. Il comitato artistico del Premio si è occupato, invece, di selezionare i semifinalisti tra gli oltre i cento coreografi, collettivi, registi, videomaker, semplici cittadini, provenienti da diverse parti del mondo.
Quest’anno il Premio ha dovuto prevedere anche una riapertura straordinaria della CALL a causa delle recenti restrizioni tuttora in vigore nella Repubblica Popolare Cinese che non hanno permesso ai meritevoli candidati asiatici selezionati di essere fisicamente a Roma per presentare i propri lavori. La Direzione, in accordo con il comitato artistico, ha così decretato di far partecipare i coreografi provenienti dalla Cina con le sole opere video per concorrere comunque al premio della giuria popolare.
Le semifinali si svolgeranno con performance dal vivo e le proiezioni delle opere di video danza nelle giornate del 9 e 10 luglio, a seguire (11 luglio) la finale di tutte le sezioni, compresa la parte dedicata al Premio Capitolino. I nomi dei vincitori saranno proclamati durante il Gala del 12 luglio serata che, come da tradizione, sarà condotta dalla critica di teatro e danza, divulgatrice e saggista Rossella Battisti. Partecipano come ospiti alla serata di gala del Premio Roma: la Banda dei Carabinieri, il danzatore tunisino Hamdi Dridi, già vincitore del Premio Roma 2018, il Ballet Folklorico Mexicano Los Rancheros de Susana Moraleda offerto dall’Ambasciata del Messico di Roma.
I vent’anni del Premio Roma rappresentano un importante traguardo per l’Accademia Nazionale di Danza, in un momento storico in cui lo spettacolo ritorna in presenza senza il solo filtro dello schermo che ci ha tenuto distanti in questi anni di pandemia.
La giuria del Premio Roma Danza 2022, tra danza, arti e audiovisivo
Doppia giuria in un unico Premio, per un totale di otto esponenti del mondo della danza internazionale, delle arti e dell’audiovisivo che quest’anno selezioneranno i vincitori della XX edizione del Premio Roma Danza. La coreografia dal vivo sarà valutata dall’australiano Shaun Parker (Presidente), performer, controtenore e Direttore Artistico di Shaun Parker & Company. La giuria si completa con: Alfredo Pirri, artista il cui lavoro spazia tra pittura, scultura, architettura e installazione; Kettly Noël, attrice e coreografa, le cui creazioni si contraddistinguono nel rinnovamento coreografico in atto nel continente nero; e poi ancora, dalla Tunisia, Nawel Skandrani danzatrice, coreografa e produttrice, ed infine la critica di danza, giornalista e studiosa Donatella Bertozzi.
A presiedere la giuria della video danza, invece, sarà Adriano De Santis, Direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia, la cui esperienza si muove tra creazione artistica, organizzazione manageriale e docenza; al suo fianco il regista e già direttore dell’Istituto di studi teatrali, audiovisivi e cinematografici (IESAV) presso l’Università Saint-Joseph (USJ) di Beirut Elie Yazbek e Italo Pesce Delfino, professionista nel campo dell’immagine, nel settore Audiovisuale & Cine-TV. Il comitato artistico ha ristretto il cerchio delle migliori opere da consegnare alla giuria che a partire dal 9 luglio assegnerà un punteggio ai lavori in gara, decretando l’inappellabile giudizio.
I numeri e i premi del Concorso: coreografia e video Danza
Il premio Roma torna in presenza con la coreografia e la video danza. In tutto, oltre un centinaio di proposte da cui sono stati selezionati i performer che si esibiranno in assoli, gruppi e opere di video danza, provenienti da diversi paesi del mondo.
La prima selezione delle opere è stata affidata al Comitato Artistico del Premio composto dai docenti dell’Accademia Nazionale di Danza Paolo Arcangeli, Giorgia Maddamma, Sara Lourenco, Luca Russo, Teri Jeanette Weikel, Dino Verga e presieduto dalla Direttrice Maria Enrica Palmieri.
All’interno della sezione dedicata alla coreografia dal vivo, per gli assoli è previsto un 1°, 2° e 3° premio, rispettivamente di 2500 €, 1500 € e 1000 €; per i gruppi, invece, si parte dai 4000 € per il vincitore e poi 2500 € e 1500 € per secondo e terzo posto.
Sono 10 le opere di video danza che parteciperanno alla semifinale della sezione Dance Movie (categoria dedicata a creazioni originali e inedite), a cui sarà assegnato il premio più alto di 2400 €. Alla sezione Published Dance Production (video già prodotti e pubblicati negli ultimi tre anni), sono state ammesse 8 opere che concorreranno al premio unico di 800 €. Infine, la selezione SmARTphone Dance (brevi opere realizzate con lo smartphone), con altri 5 progetti il cui vincitore si aggiudicherà un premio di 800 €.
Tra i riconoscimenti ulteriori il Premio Coreografia Resid’AND, che permetterà ad un coreografo di fare una residenza artistica con una restituzione finale presso l’Accademia Nazionale di Danza e il Premio Fondazione Accademia Nazionale di Danza che destinerà una somma di denaro ai migliori lavori in gara presentati dagli studenti dell’AND.
Alla sezione capitolina chiamata a restituire una visione dei Municipi, sarà assegnato il premio unico di 1000 € da una Commissione ad hoc composta da Adriano De Santis, Presidente di Giuria sezione video danza del Premio Roma 2022, un rappresentante di Roma Capitale, e la Dott.ssa Maria Elena Cuomo, Presidente della Fondazione Cuomo, nonché sponsor ufficiale del Concorso. Le opere del premio capitolino sono state selezionate direttamente dai municipi (III, VII, VIII e X) che hanno raccolto i video dei cittadini rispondendo alla call.
Come lo scorso anno, anche gli utenti dei social saranno invitati ad esprimere il proprio giudizio attraverso il Canale YouTube dedicato a questa edizione del Concorso, per l’assegnazione del Premio della Giuria Popolare destinato al miglior lavoro coreografico e di video danza, ciascuno dal valore di 300 €.
I 20 anni del Premio Roma Danza
In questi venti anni il Premio Roma Danza ha contribuito a promuovere, diffondere e valorizzare giovani talenti provenienti da tutto il mondo. I partecipanti al concorso, partendo dal palcoscenico dell’Accademia Nazionale di Danza, hanno potuto proseguire il proprio percorso di ricerca in campo coreografico, hanno raffinato l’arte dell’interpretazione sia nell’ambito della danza classica che in quello della danza contemporanea.
20 edizioni che contano oltre un migliaio tra giovani promesse, danzatori professionisti e affermati coreografi che hanno aderito e partecipato al Premio anche in tempi difficilissimi, come gli anni della pandemia.
Un contesto prestigioso che, dal 2018 e con la Direzione della Prof.ssa Maria Enrica Palmieri, ha esteso le proprie prospettive aprendosi anche a quello spazio contenuto nella cornice di uno schermo che è la produzione della video danza. Il 2020, causa pandemia, è stato il primo anno in cui il Premio è stato interamente ripensato in digitale; l’online edition è proseguita anche l’anno successivo, permettendo così allo storico concorso di continuare a puntare sul fondamentale apporto del multimediale e dei network partecipativi, strumenti utili per aprire quella fondamentale finestra sul mondo in grado di mettere in collegamento i 5 continenti.
Nato nel 2001 sotto l’egida del Presidente del Repubblica, il Premio Roma Danza ha saputo, nel corso di questo ventennio farsi conoscere e apprezzare da interpreti e coreografi di tutto il Mondo. Un’occasione che intende prima di tutto valorizzare e far emergere i nuovi talenti, offrendo loro la possibilità di essere osservati e valutati da esponenti del mondo della danza. Tanti i nomi che hanno presieduto la giuria nel corso di questi 20 anni, tra i quali Vladimir Vassiliev, Ekaterina Maximova e poi ancora Maya Plisetskaya, Liliana Cosi, Ismail Ivo, Koffi Koko, Germaine Acogny, Carla Fracci, Ana Laguna.
Il Premio Roma Danza è reso possibile grazie ai contributi del Ministero della Cultura (MIC) e, dal 2019, grazie anche al sostegno economico della Fondazione Cuomo la cui missione, attraverso progetti internazionali, consiste nel potenziare le opportunità di formazione ed accesso alla cultura per rafforzare l’individuo nelle sue capacità di migliorare la propria esistenza. Il Patrocinio di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, infine, esprime la rilevanza della manifestazione nella programmazione culturale della città.
Il Programma della manifestazione:
8 luglio: registrazione in Accademia dei candidati
9 luglio: Semifinali Categoria coreografia | sezione assoli
Teatro Ruskaja Accademia Nazionale Danza – h 19:00
Semifinali Categoria video-danza | sezione Dance Movie
Online streaming dal Teatro Ruskaja h 21:30
10 luglio: Semifinali Categoria coreografia | sezione Gruppi
Teatro Grande Accademia Nazionale Danza – h 21:15
Semifinali Categoria video-danza | sezione Published dance Movie e SmARTphone Dance
Online streaming dal Teatro Ruskaja h 21:30
11 luglio: Finale Categoria coreografia | tutte le sezioni
Teatro Grande Accademia Nazionale Danza – h 21:15
Finale Categoria video-danza | tutte le sezioni
Online streaming dal Teatro Ruskaja h 21:30
12 luglio: Serata di Gala con proclamazione di tutti i vincitori
Teatro Grande Accademia Nazionale Danza – h 21:15
in diretta sui canali ufficiali dell’AND Facebook e Youtube
*Tutte le semifinali della categoria Coreografia dal vivo saranno trasmesse in STREAMING il giorno seguente alle h 12:00 sui canali ufficiali dell’AND (Facebook e Youtube)
** Tutti gli eventi sono a ingresso libero e gratuito, ma su prenotazione. Per prenotarsi scrivere una mail a prenotazioni@accademianazionaldanza.it o chiamando il numero 3337621810 dal lun. al ven. dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00.
BIO GIURIA
COREOGRAFIA
Shaun Parker | presidente di giuria. Performer, controtenore e Direttore Artistico di Shaun Parker & Company (AUS). Shaun Parker è Direttore Artistico di Shaun Parker & Company, con sede a Sydney, in Australia. Come ballerino e controtenore, si è esibito con Meryl Tankard Australian Dance Theatre, Chunky Move, Sydney Theatre Company, Compagnie ALIAS (Svizzera), Sasha Waltz (Berlino) e Meredith Monk (New York). Il suo lavoro coreografico è stato in tournée in 21 paesi in tutto il mondo e include: KING, In The Zone, Am I, Happy As Larry, This Show is About People, The Yard, SPILL, TROLLEYS, My Little Garden, Blue Love, TUT, The Box , HOVER, Asse e rotazione. Parker ha vinto l’Australian Dance Award, lo Shirley McKechnie Award for Choreography, l’Argus Angel Award (Regno Unito), il Bearer of Hope Award (Germania) e il Banksy Award (Nuova Zelanda). Il programma di ballo anti-bullismo di Parker nelle scuole è stato lodato per la sua connessione con il pubblico per offrire un forte impatto sociale. Nel 2019, Parker è stato nominato Fellow dell’Australian Academy of Music and Performing Arts.
Donatella Bertozzi, giornalista e cristica di danza (ITA). Critico di danza, giornalista e studiosa di storia della danza. Ha alle spalle una formazione professionale come danzatrice e alcuni anni di esperienze in palcoscenico. Ha esordito nel 1980 sul quotidiano “Il lavoro”. Critico titolare per la danza de “Il Messaggero” (1986/2015) dal 2002 ha firmato per la Cronaca una rubrica quotidiana. Dal 1988 è fra i collaboratori della rivista internazionale “Ballet2000”, diretta da A. Agostini. Ha collaborato con trasmissioni radiofoniche e televisive. Autrice, per le voci sulla danza, del programma Wikiradio, ha raccontato J-G.Noverre, M. Graham, L. Kemp, C. Fracci, S. Lifar, R. Petit, M. Béjart). Si è perfezionata al Laban Centre di Londra (1986-1990) con V. Preston Dunlop, C. Crisp, A. Macauley. Da giovane studiosa ha curato il volume antologico Donna è ballo (Savelli, 1980) e una raccolta di testi antropologici (La funzione sociale della danza, Savelli 1981). Ha tradotto e curato l’edizione italiana de Il balletto classico di L. Kirstein (Di Giacomo, 1983, prefazione di A. M. Milloss) e, su indicazione di A. Quattrocchi, l’aggiornamento delle sezioni “danza” e “balletto” dell’Enciclopedia De Agostini. Per l’ Istituto Treccani ha curato due saggi sulla storia della danza statunitense nel ‘900. Entrata in contatto con le esperienze di scrittura computerizzata della danza ha presentato a Merce Cunningham il software Life Forms (1989) che egli ha poi contribuito a sviluppare utilizzandolo per la composizione. Dal ‘97, per due incarichi consecutivi, ha fatto parte della prima “Commissione Consultiva per la Danza”.
Alfredo Pirri, artista visivo (ITA). Il suo lavoro al confine tra pittura e scultura, architettura e installazione s’impone all’attenzione del pubblico internazionale fin dalla metà degli anni ottanta. La materia, il volume, il colore e lo spazio sono i principali strumenti della sua poetica. L’originalità del suo lavoro risiede nell’utilizzo della pittura come veicolo di luce e della luce come elemento architettonico e spaziale. L’arte di Alfredo Pirri crea un confronto armonico con l’architettura e tende costantemente alla creazione di un luogo archetipale, spazio abitabile e allo stesso tempo luogo di una funzione pubblica. Ha esposto i suoi lavori in numerose mostre nazionali e internazionali, tra cui: Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps, Roma (2018); MACRO, Roma (2017); London Design Festival (2015); Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma (2013); Palazzo Te, Mantova (2013) e Project Biennial D-0 ARK Underground Konjic in Bosnia Herzegovina (2013); Maison Européenne de la Photographie, Parigi (2006); Biennale dell’Avana (2001); MoMa PS1, New York (1999); Walter Gropius Bau, Berlino (1992); Biennale d’Arte di Venezia (1988).
Kettly Noël, danzatrice e coreografa (MLI). Molte persone hanno un’immagine forte di Kettly Noël; ma senza conoscerne il nome. Nel 2014, questo artista ha interpretato il personaggio del pazzo Zabou in Timbuktu, il film di Abderrahmane Sissako. Zabou continua ad andare truccato, non velato, nella città del deserto caduta nelle mani dei jihadisti. Si può indovinare la figura di Kettly Noël in Zabou? Abiti sontuosi in tre pezzi di stoffa. Gli occhi rotearono all’indietro su un’enigmatica interiorità. Piccolo corpo, sospeso, ieratico. Zabou: una follia di un’artista pazza, più potente di tutta la follia degli uomini. Attrice davanti alla telecamera di Sissako, Kettly Noël è meglio conosciuta come artista coreografica. La danza l’ha attratta all’inizio della sua giovinezza ad Haiti. Affiancandosi alla modernità americana, poi francese (ha trascorso alcuni anni a Parigi, dove è stata notata), Kettly Noël ha scelto l’Africa. Le creazioni di Kettly Noël sono forgiate a contatto con realtà dure. I suoi pezzi la contraddistinguono nel rinnovamento coreografico in atto nel continente nero. Convinta che l’Africa debba preoccuparsi di ciò che significa in modo specifico per il mondo, appassionata dell’idea che la danza sia una delle sue forze profonde, disegna comunque un futuro che trasgredisce ogni confinamento identitario.
Nawel Skandrani: Danzatrice, coreografa, insegnante e produttrice (TUN). Dopo essersi formata a Tunisi e Parigi, Nawel Skandrani ha intrapreso la carriera professionale di ballerina classica in Francia e negli Stati Uniti. Dopo quattro anni al “Teatro Nazionale”, dove ha fondato lo “Studio Danse- Theatre”, reparto di formazione e produzione coreografica, è stata nominata nel 1991 dal Ministero della Cultura per fondare il Balletto Nazionale, che ha diretto dal 1992 al 1996. Sotto la sua direzione sono stati creati tredici brani per la compagnia da coreografi come Thierry Malandain e David Brown. Dal 1997, Nawel Skandrani ha intrapreso la carriera di coreografo e insegnante indipendente. Ha una dozzina di pezzi al suo attivo. “Black&White Circus” è la sua ultima creazione. Nawel Skandrani è un membro fondatore dell’ufficio tunisino dell’International Theatre Institute, un membro fondatore del Sindacato tunisino delle arti drammatiche e sceniche ed è stato membro dei consigli di amministrazione dello Young Arab Theatre Fund e del Roberto Cimetta Fund. È stata presidente della Commissione per gli Aiuti alla Produzione Coreografica per l’anno 2014/15 e membro della Commissione consultiva per la legge sullo Status dell’Artista.
VIDEO DANZA
Adriano De Santis | presidente di giuria. Preside del Centro Sperimentale Cinematografia (ITA). Adriano De Santis (Roma,1970) si muove tra la creazione artistica e l’organizzazione manageriale. Dopo aver studiato pianoforte e composizione al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, divide la sua attività tra la messa in scena teatrale e cinematografica, la produzione di spettacoli live e di progetti audiovisivi, e il management nell’ambito dell’alta formazione delle professioni dello spettacolo. È consulente artistico dell’etichetta musicale Easy Video e della manifestazione di nuova drammaturgia internazionale “Quartieri dell’Arte”. Tra le sue regie “Vita di Maria Vergine” di Pietro Aretino e “Colette parlerà tristemente del piacere” di Patrizia Zappamulas. Ha diretto eventi dal vivo presso la Sala Nervi della Città del Vaticano, lo studio 5 di Cinecittà, il teatro “La Fenice” di Venezia, il Bozar di Bruxelles e, presso il teatro della Beijing Film Academy (China), ha messo in scena il celeberrimo “Noises off” (Rumori fuori scena) scritto da Michael Frayn. Ha prodotto una serie di 30 spot e a ciò si affianca un’intensa attività didattica, frutto della sua pluriennale esperienza di docente al Centro Sperimentale di Cinematografia, Scuola Nazionale di Cinema che dal 2018 orienta e dirige.
Italo Pesce Delfino, Professionista nel settore Audiovisuale & Cine-TV (ITA). Professionista nel campo dell’immagine, ha praticamente usato quasi tutte le tecnologie della riproduzione visiva, dalla fotografia fino alla ripresa 3D. Si è laureato a Roma in Sociologia presso la cattedra di Antropologia Visiva, discutendo una tesi intitolata “Cinema Verticale” dove si evidenziava la grande potenzialità di dilatazione linguistica in campo Cine-Televisivo dovuta all’avvento delle tecnologie digitali. Grande sostenitore dei sistemi elettronici è stato autore e collaboratore di numerosi lavori di teatro, danza, pubblicità e videoinstallazioni. Ha lavorato per diverse Produzioni Televisive e Cinematografiche sia come Direttore della Fotografia che come Regista. Attualmente insegna al Dipartimento Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma.
Elie Yazbek, ricercatore cinematografico (LBN). Dopo aver diretto l’Istituto di studi teatrali, audiovisivi e cinematografici (IESAV) presso l’Università Saint-Joseph (USJ) di Beirut, Libano, dal 2011 al 2020, è ora direttore della Scuola di Dottorato in Human scienze. Insegna in più corsi (Regia, Teoria del cinema, Documentario…). Ha tenuto seminari anche in Finlandia, Francia e Grecia ed è consulente di orientamento per gli studi audiovisivi presso la scuola di cinema ISMA in Benin. È stato membro di giuria per diversi festival in tutto il mondo.Ha pubblicato saggi, «Regards sur le cinéma libanais» e «Montage et idéologie dans le cinéma américain contemporain», diversi articoli su riviste libanesi e internazionali e due opere teatrali «Orage d’été» e «Les autres enfants de Dieu». È anche regista di documentari come “Dall’ombra alla luce, la storia di Pierre Abou Khater”, “Searching for Fouad Abi Abdallah”, “Silwan”. “La guerra in Libano non è mai avvenuta”, ed altri.
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